Nuovi algoritmi permetteranno a Google e Microsoft di contrastare la pedofilia online. Eric Schmidt risponde a David Cameron.

Il problema della pedofilia online è particolarmente sentito da Google, che negli ultimi 3 mesi ha aggiunto 200 persone al team al lavoro per contrastare questo triste fenomeno. È quanto reso noto da Eric Schmidt attraverso le pagine del Daily Mail, rispondendo così alla richiesta del Primo Ministro del Regno Unito, David Cameron, di intensificare i controlli contro le immagini di bambini presenti online.
Come risultato di questo sforzo, il presidente di Google ha fatto sapere che il motore di ricerca è riuscito ad affinare i propri algoritmi, ripulendo i risultati di circa 100.000 ricerchein grado di portare a contenuti pedopornografici. Le novità verranno introdotte in oltre 150 lingue per le quali Google è disponibile, riguardando così tutte le versioni del motore di ricerca presenti in giro per il mondo.
Persone, algoritmi e Microsoft
Se gli algoritmi possono aiutare a trovare contenuti illegali, Eric Schmidt ha evidenziato quella che è comunque la loro difficoltà nel distinguere una foto innocente di un bimbo che fa il bagnetto, da altre immagini molto meno innocenti:
“Per questo abbiamo sempre bisogno di qualcuno che controlli le immagini.Una volta fatto - e stabilito che le foto sono illegali - ogni immagine riceve un’impronta digitale unica.Questo permette ai nostri computer d’identificare queste immagini in qualsiasi momento esse appaiano sui nostri sistemi. E Microsoft merita molti ringraziamenti per aver sviluppato e condiviso la sua tecnologia di riconoscimento delle immagini.”
L’azienda di Redmond, citata da Eric Schmidt, sarebbe anch’essa pronta ad annunciare i propri risultati riguardanti la lotta alla pedofilia, secondo quanto riportato dallo stesso giornale britannico.
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